Ha ancora senso parlare di Controllo di Gestione?
Che futuro ha il controllo di gestione?
Lo abbiamo chiesto a ChatGPT ricevendo questa risposta:
“Il futuro del controllo di gestione sarà caratterizzato da diversi sviluppi e tendenze che rifletteranno l’evoluzione degli ambienti aziendali e delle tecnologie. Ecco alcune possibili direzioni che il controllo di gestione potrebbe prendere nel futuro:
- Digitalizzazione e automazione: Con l’avanzamento delle tecnologie digitali e l’automazione dei processi, il controllo di gestione si muoverà sempre più verso l’utilizzo di strumenti e sistemi digitali per la raccolta, l’analisi e la presentazione dei dati aziendali. Ciò permetterà una maggiore efficienza e tempestività nell’elaborazione delle informazioni di gestione, consentendo decisioni più rapide e basate su dati accurati.
- Analytics avanzate e intelligenza artificiale: Le capacità analitiche avanzate e l’intelligenza artificiale avranno un impatto significativo sul controllo di gestione. Queste tecnologie consentiranno di analizzare grandi volumi di dati in tempo reale, individuare pattern, tendenze e anomalie, e fornire previsioni e suggerimenti per il miglioramento delle performance aziendali.
- Focus sulla gestione del valore: Il controllo di gestione si sposterà sempre più verso una prospettiva orientata al valore. Le aziende saranno sempre più incentivate a monitorare e valutare le performance non solo in termini finanziari, ma anche in termini di valore creato per i clienti, i dipendenti, gli azionisti e altre parti interessate. Ciò richiederà una revisione delle metriche di performance e una maggiore attenzione all’impatto a lungo termine delle decisioni aziendali.
- Integrazione dei dati e dei sistemi: Il futuro del controllo di gestione vedrà un’ulteriore integrazione dei dati provenienti da diverse fonti e sistemi aziendali. Ciò consentirà una visione più completa e olistica delle performance aziendali, oltre a una migliore coordinazione tra le diverse funzioni aziendali.
- Focus sull’agilità e sulla gestione del cambiamento: Con l’accelerazione dei cambiamenti nel contesto aziendale, il controllo di gestione dovrà adattarsi rapidamente e supportare l’agilità dell’azienda. Ciò richiederà una maggiore flessibilità nelle metodologie e nei processi di controllo di gestione, nonché una maggiore capacità di gestire il cambiamento e l’incertezza.
- Ruolo ampliato del controllo etico e sostenibile: Il controllo di gestione dovrà affrontare sempre di più la questione dell’etica aziendale e della sostenibilità. Le aziende saranno chiamate a monitorare e valutare l’impatto delle loro attività sull’ambiente, sulla società e sulla governance, oltre alle tradizionali metriche finanziarie.
In sintesi, il futuro del controllo di gestione sarà caratterizzato da una maggiore digitalizzazione, dall’utilizzo di analytics avanzate, dall’integrazione dei dati e dei sistemi, dalla focalizzazione sul valore e sulla gestione del cambiamento, nonché dal ruolo ampliato del controllo etico e sostenibile. Sarà fondamentale per le aziende adattarsi a queste tendenze emergenti e sfruttare le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per migliorare la gestione delle loro performance e il raggiungimento dei loro obiettivi di business.”
La stessa domanda avremmo potuto rivolgerla ai controller o a chi supporta le aziende nell’implementazione dei sistemi di controllo di gestione e, con tutta probabilità, le risposte sarebbero state molto simili, orientate, nella maggior parte dei casi, sul miglioramento delle performance dei sistemi di controllo di gestione (i punti 1-2 e 4 elencati da ChatGPT), i consulenti, non tutti, avrebbero parlato di valore e gestione del cambiamento, pochi avrebbero accennato alle sfide della sostenibilità nonostante la “distanza” tra il controllo di gestione e questi temi.
A queste caratteristiche elementi, sicuramente condivisibili, aggiungerei due aspetti che in futuro caratterizzeranno sempre di più il controllo di gestione, uno “ecologico” ed uno “etico”.
L’aspetto “etico” nasce dall’obiettivo, che dovrebbe caratterizzare soprattutto il lavoro di chi si occupa di controllo di gestione in qualità di consulente, di fare in modo che tutte le aziende abbiano le stesse opportunità di accedere alle informazioni fondamentali del proprio fare impresa e, soprattutto le piccole, siano in grado di controllare e pianificare il proprio sviluppo senza appesantire i costi aziendali.
In un paese, quale l’Italia, caratterizzato dalla rilevante presenza di PMI, il 95% delle imprese in Italia ha meno di 10 dipendenti, il 99,4% meno di 50, si comprende bene quanto sia importante avere accesso a determinati sistemi organizzativi per garantire lo sviluppo della competitività dell’intero paese.
L’aspetto “ecologico” nasce dalla diffusa necessità di ridurre qualsiasi spreco di risorse.
Disporre di un sistema di controllo di gestione significa pianificare i risultati e definire indicatori di valutazione intermedi, grazie ai quali intercettare per tempo eventuali segnali di crisi. Ciò significa interporre, tra il segnale e la crisi, maggior tempo, il principale, se non l’unico, elemento che consente di valutare ed individuare le soluzioni migliori per risolvere la crisi, sia rilanciando il business, sia, laddove non ci siano prospettive, individuando la maniera migliore per chiudere la propria attività senza sprecare risorse proprie, dei propri partner e fornitori, e della comunità in cui l’impresa risiede. Se non è ecologia questa…
Ecco perché è più che mai necessario parlare di controllo di gestione, malgrado sia un tema ormai “antico” e sul quale è stato scritto molto, ed ecco perché di controllo di gestione a portata di PMI.
Tutte le PMI, a qualsiasi settore appartengano, maturo o meno che sia, devono continuamente confrontarsi con le richieste di cambiamento che arrivano potentemente dal mercato e devono essere messe in condizione di ponderare le proprie scelte per non sprecare risorse proprie e della comunità.